mercoledì 23 febbraio 2011

MA IL BIONDINO DEGLI 883...CHE FINE HA FATTO?

Pochi giorni fa si è concluso il Festival di Sanremo e fra gli ospiti di quest'anno c'era Max Pezzali. Dal momento che non riesco a concepire il pavese come cantautore, preferisco pensare ai tempi in cui cantava "Con un deca" ed esprimeva un tipo di musica che ebbe un forte impatto sui giovani. 
E' il 1993 e gli 883 sono al culmine del loro successo: è l'anno di "Nord Sud Ovest Est".
Le canzoni, molto orecchiabili, sono contraddistinte da testi a tematiche giovanili, che, pur nella loro semplicità, ben descrivono i sogni, le aspirazioni, i disagi e lo stile di vita di una generazione di ragazzi. Non tutti però ricorderanno che al fianco di Pezzali, ai primi tempi, si esibisce un ragazzo dalla folta chioma bionda e l'aria da bambolotto innamorato
Il suo nome è Mauro Repetto, ballerino di professione, anzi no.
Repetto è stato, insieme a Pezzali, il fondatore e la mente degli 883. I due, cresciuti compagni nei banchi di scuola, erano accomunati da una grande passione per la musica. Molti sono stati i pomeriggi passati fra il Bar Dante di Pavia e lo scantinato di casa Pezzali, in cui i due lavoravano sui testi delle canzoni che tanto successo porteranno negli anni successivi alla coppia.
Il loro debutto televisivo avviene con Jovanotti (la trasmissione era "1,2,3 Jovanotti", A.D. 1989), il successo lo raggiungono grazie al produttore Claudio Cecchetto, il Re Mida degli anni '80/'90 (tra i talenti scoperti ricordo Fiorello, Amadeus, Gerry Scotti e lo stesso Jovanotti). 
Pare che fu l'intraprendenza di Repetto a far sì che la musicassetta con alcuni brani del futuro gruppo arrivasse al produttore; il biondo genovese, infatti, rimase appostato fuori dagli studi di Radio Deejay fino all'uscita di Cecchetto e gli consegnò di persona il nastro, suggerendogli di ascoltarlo. Un gesto che il timido Pezzali non avrebbe potuto mai compiere e di cui ringrazierà a vita l'amico, poiché, da quel momento, due ragazzi come tanti se ne vedono nelle provincie del nord Italia, divengono uno dei gruppi più importanti della scena musicale italiana degli anni 90.
Dicevamo, è il 1993 e gli 883 sono al top, eppure c'è qualcosa che non va.
Max Pezzali ha un bel timbro vocale, che piace al pubblico. E' evidente che nei testi degli 883 grande peso ha l'esuberanza di Repetto, che funge da spinta propulsiva del gruppo. Ma, a parte scrivere, non sa fare nulla. Ciò non costituirebbe un problema, se non fosse che il biondino ha brama di successo e notorietà personale; vorrebbe che il pubblico identificasse gli 883 anche con lui, cosa difficile se sei un uomo nell'ombra e gli applausi sul palco li prende l'altro. Perciò si inventa musicista e ballerino sul palco.
Ma non sa suonare, perciò strimpella su una chitarra vera quanto può essere vera quella di Guitar Hero. E non sa nemmeno ballare, perciò saltella ridicolmente cercando di seguire il ritmo delle canzoni cantate da Pezzali. Va da sé che il pubblico comincia a chiedersi quale sia il suo ruolo e cosa faccia lì, sul palco, assieme al mitico Max. Lui però sembra non badare troppo alle facili ironie, come conferma la dichiarazione rilasciata durante la trasmissione di Red Ronnie "Roxy Bar" del 14 gennaio 1994, in cui afferma di voler continuare a intrattenere il pubblico. 
Ma quella è anche l'ultima volta che Mauro Repetto appare come membro degli 883.
Da allora sorge spontanea la domanda: ma che fine ha fatto il biondino degli 883?
Repetto, folgorato dalla bellezza di una modella nera di nome Brandy, forse stanco del suo ruolo negli 883, decide di andare negli USA per architettare un piano strampalato: dirigere un film con protagonista Brandy per poterla conoscere. 
Quando il primo pescecane si presenta a lui per appoggiarlo nel suo progetto, Repetto gli dà ventimila dollari senza esitare; servono per produrre il film. Vi lascio immaginare come è andata a finire. Deluso e squattrinato (oltre al raggiro Repetto finì quasi tutti i soldi sperperandoli in abiti costosi ed alberghi extra lusso) il nostro eroe torna in patria con le celeberrime pive nel sacco. 
Il figliol prodigo viene accolto nuovamente da Papà Cecchetto che, siamo nel 1995, tenta di rilanciarlo come solista; l'idea è quella di raccontare in musica la sua breve parentesi americana. Il risultato è "Zucchero Filato Nero" (secondo voi a cosa allude il titolo?), l'album più osceno mai concepito nella storia della musica. 
Ne consiglio un rapido ascolto: alle lacune vocali di Repetto, si aggiungono testi che sembrano partoriti da un vecchio allupato. Ovviamente il disco è un flop e Mauro scompare completamente dalle scene, per poi riapparire brevemente nel 1998 ad un concerto degli 883 a Milano come ospite (mostrandosi visibilmente ingrossato fisicamente e rasato in testa).
Di lui, in seguito, sappiamo che è emigrato in Francia e ha sposato una ragazza di colore di nome Josephine, da cui ha avuto due figli.
In Francia ha lavorato ad Eurodisney come Manager, dopo aver impersonato, come animatore, Pippo e l'orso Balù (finalmente il suo saltellare è stato valorizzato). Poi assieme alla moglie ha fondato una ditta di design.
Dice di vivere come una persona normale e di non avere nostalgia degli anni in cui era famoso. Non la pensa così chi lo vorrebbe di nuovo negli 883. Personalmente, credo che sia giusto così, quel giovane estroverso ed irrequieto ha trovato una sua dimensione. A noi rimane il ricordo di ciò che, con gli 883, ha rappresentato e delle emozioni che ci ha regalato.

Bob Harris

7 commenti:

  1. Ahah della serie "mollo tutto e vado a fare Balù a Eurodisney!"
    Che meraviglia. Davvero carino il post.

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  2. Grazie!se non lo hai già letto vai sul post Mannaggia al Baseball style, è molto simile.

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  3. Prego, comunque si l'avevo letto, solo che avevi detto già abbastanza su Burzum&co.

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  4. si ma anke se lui saltellava e basta prima gli 883 erano il top adesso no

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  5. D'accordissimo. Prima erano il top. Essendo nati come gruppo pop a forti tematiche giovanili prima o poi ciò doveva finire (il poi è rappresentato dalla maturazione). Repetto sprizzava energia da tutti i pori e lo trasmetteva nei testi, mitigata dalla dolcezza di Pezzali.Assieme si completavano. Dopo di lui(quasi) solo canzonette.

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  6. Esattamente , non ho mai digerito il trattamento che gli hanno sempre riservato e le critiche mosse su di lui .Ballava come si ballava in quegli anni nelle discoteche più blasonate di Rimini, Pashà, Cocoricò e altre ....se poi molti criticoni ancora ballavano come negli anni 60 perchè non sapevano che esisteva rimini sulla carta geografica , non devono dare la responsabilità a Mauro Repetto . Erano loro che rimasero e sono sicuramente ancora indietro . Ha fatto quello che sapeva fare e le canzoni del duo Repetto Pezzali sono migliori del solo Pezzali . Ci sarà stato un buon motivo delle cause. Ultima caduta di stile intorno alla figura di Repetto: concerto San Siro , Repetto sul palco per " hanno ucciso l' uomo ragno " e nessuna inquadratura sul maxi schermo per lui . Cercate il video su youtube e vedrete. Onestamente scandaloso !!

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