giovedì 2 giugno 2011

"TROPA DE ELITE" (2007) DI JOSE' PADILHA: IL CINEMA BRASILIANO DI QUALITA' (PARTE II)


Sapete cos'è il Bope? L'acronimo sta per Battaglione per le operazioni speciali di polizia. Tradotto significa che sono l'élite della difesa armata in Brasile, i migliori e i più temuti. 
Specializzati in guerriglia e infiltrazioni nelle favelas, i membri del Bope hanno fama di essere spietati e invincibili. E quando hai a che fare con narcotrafficanti imbottiti di armi, munizioni e affatto scrupolosi, beh, non puoi andare tanto per il sottile.
Il film "Tropa de Elite" di José Padilha cerca di raccontarci un po' di più di questo misterioso "squadrone della morte". Uscito nel 2007, il film ha riscosso un successo planetario (si dice anche grazie alla volontaria messa in circolazione di copie false da parte della casa di produzione del film per promuoverlo più facilmente) e molti, fra cui il sottoscritto, hanno visto nel successo fenomenale del film un proseguo naturale di quello avuto da "City Of God"(LINK)
Per quanto il film di Padilha possa dividere, bisognerebbe convenire che il cinema brasiliano mostra di essere vivo e capace di raccontarci qualcosa (e la realtà brasiliana ne avrebbe di cose da raccontare...) e, soprattutto, di farlo con grande stile. Già perché prima di essere film ricchi di spunti e contenuti, entrambi si presentano al grande pubblico in modo accattivante"Tropa De Elite", poi, rispetto a "City of God" è andato pure oltre, facendo tendenza e presa su un pubblico giovanile.
Il film è basato sul Best-seller "Elite da Tropa", libro scritto da due ex ufficiali del Bope, André Batista e Rodrigo Pimental, e dall'antropologo Luiz Eduardo Suarez
A differenza di questo, il film si presenta, diciamo, come una versione all'acqua di rose; omette gli episodi più crudi ed evita di menzionare quelle connessioni politiche che fanno del Bope un mero strumento in mano delle forze politiche dominanti. 
Partendo da questo presupposto il film segue le vicende del capitano del Bope Roberto Nascimento, in attesa di un figlio ed in procinto di congedarsi. Prima di lasciare dovrà reclutare il suo successore fra due suoi allievi, Neto e Matias, e portare a termine l'Operazione Papa in vista della visita del pontefice in una delle favela di Rio. 
Dicevo nel post su "City of God" come in quella pellicola mancassero contenuti e riferimenti di attualità e, perciò, non lo si poteva considerare un film di denuncia. "Tropa de Elite", invece, presenta questo elemento: il film ci introduce nei meccanismi perversi e corrotti della polizia brasiliana, ci fa entrare nel centro di addestramento del Bope per mostrarci che tipo di mentalità forgi i futuri membri. In più apre il dibattito sull'uso della violenza per bocca di personaggi rappresentanti un ceto medio-alto brasiliano che, spesso, predica molto bene e razzola malissimo. 
E non si fa mancare neanche il punto di vista alla "City of God" (ma molto più realistico), seguendo le mosse di un narcotrafficante di una favela, Baiano, che si contrapporrà ai personaggi principali del film. Il tutto è impacchettato in quella forma documentaristica che tanto è così di moda negli ultimi anni. 
Il ritmo del film è frenetico, la regia è spesso fatta di primi piani sui protagonisti, a captare le emozioni che essi esprimono. L'iperrealismo del film significa anche ben pochi virtuosismi registici. Il montaggio e la sceneggiatura (non a caso gli sceneggiatori dei due film sono gli stessi) seguono le orme di "City of God": diversi piani narrativi e temporali, uniti da una comune linea diegetica, che, anche in questo caso, si avvale di una voce narrante onnisciente e interna alle vicende, rappresentata dal personaggio di Nascimento. Colonna sonora potente e l'efficace recitazione sono gli altri elementi di spicco. 
Nel complesso "Tropa de elite" è un film che centra il buco, colpisce lo spettatore, ma non emette giudizi. La violenza, la corruzione, il sadismo della tortura psico-fisica ci vengono mostrati in modo imparziale. E se lo spettatore deciderà che alla fine, tutto sommato, parteggia per il Bope, sarà solo perché la riterrà una scelta meno dannosa delle altre. 
Ovviamente da vedere.


Habemus Judicium:


Bob Harris



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