lunedì 22 maggio 2017

"EDGE OF TOMORROW-SENZA DOMANI" (2014) DI DOUG LIMAN

«Anzi, se è per questo mi hanno ucciso da un pezzo a quest'ora»
-Maggiore William Cage-

"Edge of Tomorrow" è il classico giocattolone della super produzione a stelle e strisce.
Un budget monstre di 178 milioni di dollari per un film d'azione tronfio di virilità ed eroismo.
Si superano i titoli d'apertura e ci ritroviamo catapultati in un futuro prossimo in cui la terra diviene l'obiettivo di un gruppo di alieni tentacolari che occupano prima l'Europa e poi si espandono in Asia. 
Siamo alla vigilia dello sbarco in Normandia 2.0, la grande battaglia che fungerà da crocevia per le sorti dell'umana gente, l'ultimo tentativo possibile per fermare l'avanzata aliena.
Qui troviamo il maggiore Cage (interpretato da Tom Cruise), un funzionario militare, uno di quelli che non ha mai calcato i campi di battaglia e l'unica cosa che sa fare è apporre timbri su pratiche.
Per qualche oscuro motivo, che mai ci verrà spiegato nel corso del film, è stato buttato in prima linea; qui riceve un addestramento di un solo giorno e viene armato di un bizzarro esoscheletro, creato per sconfiggere i temibili polpi dell'iperspazio, che non sa minimamente far funzionare.
Cage, durante la battaglia si ritrova a tu per tu con uno dei nemici; non gli resta che l'ultimo gesto estremo, far esplodere una carica esplosiva che uccide lui e l'alieno.
Fortuna vuole che il sangue del mostro tentacolare che lo cosparge gli dia un particolare potere, ritrovarsi, ogni volta che muore, nuovamente vivo al giorno precedente rispetto la battaglia.
Niente di nuovo ad Hollywood che ripropone un Giorno della Marmotta muscoloso, fantascientifico e dai costi esorbitanti. Seguendo la pellicola le sensazioni sono però positive.
Abbiamo per protagonista un inetto completamente inadatto al ruolo; questo rimane intricato in un vorticoso circolo temporale che si conclude sempre e comunque in un game over da videogioco. Un'idea non nuova ma rigenerata a dovere, un loop temporale costruito in modo veloce ed avvincente. Il tutto accompagnato da una gustosa ironia che esula dagli stereotipi hollywoodiano.
Cruise non è il solo a dover reggere il film ed ad un certo punto, durante una delle sequenze temporali, incrocia una nerboruta, immutabile e fascinosa eroina, tale Rita Vrataski (Emily Blunt), considerata dai più come unica speranza per le vicende belliche; si incontrano, ecco gli opposti che sotto sotto qualcosa in comune alla fine ce l'hanno...
Daje che ce se sta a divertì, Doug vedi de non fa cazzate!
E invece le fa, il film cambia di passo ed l'originalità lascia spazio ai soliti schemi.
I tempi si dilatano e Cruise diventa uno ubermensh, capace, nel marasma generale, di strizzare l'occhio allo spettatore con il risvoltino sentimentale.
E' andata così, anche questa volta.
Quando uscì al cinema, alcuni temerari si sperticarono in lodi incomprensibili e parlarono di capolavoro. In realtà questo "Edge of Tomorrow" è il più classico dei blockbuster, forse un'anticchia più credibile di molti suoi parenti e che non ti fa pentire di aver speso qualche spiccio per l'affitto del dvd. Nulla di più.
Che poi che con 178 milioni di $ si possa girare tanta altra roba è un altro discorso...ma ehi baby, questo è il mercato...

Habemus Judicium:

Ismail

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