martedì 14 novembre 2017

"AUGURI PER LA TUA MORTE-HAPPY DEATH DAY" (2017) DI CHRISTOPHER LANDON

«Enjoy today because ther's no tomorrow»

Lunga vita all'Horror, e che Iddio abbia cura dei b-movie!
Con entusiasmo mi reco al cinema per vedere "Auguri per la tua morte", giunto nelle nostre sale il 9 novembre. Girato da Christopher Landon, è l'ultima creatura a basso budget della Blumhouse Production, casa di produzione guidata da Jason Blum interamente votata ai film di genere.
Per Jason l'ultimo anno è stato un successo produttivo eccezionale: prima il godibile "Ouija-L'origine del male" prequel del tremebondo ed orripilante Ouija ebbasta, filmetto che, chissà per quale oscura ragione, di recente è stato spalmato in tutti i modi su un noto canale del digitale terrestre (che sia frutto di un programma voluto dal Ministero della Salute per risolvere la stipsi che attanaglia milioni di italiani?). E' giunto "Split" che ha segnato il felice ritorno di Shyamalan ed ha strappato tanti applausi. E poi il colpaccio. Jason prende il comico Jordan Peele, gli fa scrivere una sceneggiatura, gli dà la regia ed ecco "Scappa-Get Out" (2017), spietata satira alla Romero e tra le migliori produzioni di genere degli ultimi anni.
Il caro Jason ci ha snocciolato una lunga sequenza di filmetti, alcuni semplicemente carini, altri davvero validi, tutte basse produzioni pregne di idee e capaci di sbancare, a torto o a ragione, il botteghino. Le premesse per divertirsi ci son tutte.
Buio in sala, silenzio!
Siamo nel dorato mondo dei college americani, e Tree, una studentessa biondina interpretata da Jessica Rothe, si alza di colpo da un letto non suo. E' nella stanza di tale Carter (Israel Broussard), ragazzotto sfigatello con cui forse ha fatto sesso; può solo supporre la cosa, deve aver bevuto un po' troppo la sera prima .
Fugge bordo di scarpette rosse dal tacco vertiginoso, ancora truccata ed agghindata a festa e si mostra sin da subito per quel che è: una stronzetta che la dà a destra e a manca, amante della bella vita e gran beona.
Simpatica questa Tree...
La suddetta stronzetta è poi circondata dalle amiche della consorellanza, a quanto pare la più in di tutto il college, un bel coarcervo di carognette odiose.
Superando a piè pari alcune peripezie della giornata, si arriva a sera e troviamo la nostra ragazzotta da sola nei pressi di sotto passaggio, ed al centro di esso, un grazioso carillon che suona la celebre canzoncina dei tanti auguri (eh si, è il giorno del suo compleanno). Pensa ad uno scherzo. Poi però sbuca fuori una persona con il volto coperto da una maschera, un faccione paffutello di un bimbo con due guanciottone da pizzicare ed un con un bel dentino di cui andar orgogliosi.
Morale della favola, viene raggiunta e pugnalata a morte.
Cara Tree, «Today is the first day of the rest of your life».
Eccoci catapultati nel "Ricomincio da capo" in salsa slasher: ogni mattina si risveglia nel letto del ragazzotto ed ogni santa sera, qualsiasi cosa faccia, viene raggiunta dal killer ed uccisa.
Barricarsi in casa?
Non Serve a nulla, il persecutore, in uno slasher che si rispetti, riesce sempre ad entrare.
Fuggire?
E che ve lo dico a fare, ce lo ritroveremo sempre dietro le spalle.
Ci si ritrova a guardare un ensamble cinematografico che mescola i topoi anni '90 del cinema collegiale americano, un persecutore alla "Scream" per nulla infallibile e la giornata della marmotta che ricalca paro paro.
Signore e signori siamo dinnanzi ad una gran puttanata ammettiamolo, ma godibilissima.
"Auguri per la tua morte" è un film di rapido consumo, divertente e con la giusta tensione; merito dei ritmi serrati e dalle apprezzabili scelte di montaggio; della trama paraculetta; dell'azzeccata coppia di attori: Israel si lascia alle spalle la problematica adolescenza di "Bring Ring" e si dimostra un ometto speciale e tenero; la Roth saluta i pedanti balletti di "La La Land", calandosi nel ruolo di birbona dal viso angelico, buca lo schermo e riempie la scena. Oramai è amore.
A ciò si aggiunge il twistone finale che rivaluta tutte le menate che si incontrano nell'ora e mezza di visione, compreso, sintomo di un mio rincoglionimento precoce, uno strisciante buonismo made in U.S.A. con tanto di prevedibili risvolti sentimentali. 
Signore e signori, "Auguri per la tua morte" è una riconciliante scorpacciata di pop corn!

Habemus Judicium:
Ismail

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