CHI SIAMO

«Noi vogliamo, per quel fuoco che ci arde nel cervello, tuffarci nell'abisso, inferno o cielo non importa. Giù nell'ignoto per trovarvi del nuovo»
-Charles Baudelaire-

Il nome Iperione
Lo scegliemmo dopo un dubbio risotto al tabasco ed un bicchiere di Fernet, in una cucina verdognola e sgarrupata da studenti fuori sede. Era il febbraio del 2011. All'epoca eravamo ancora due imberbi, tremendamente annoiati dalla routine e con la mente annebbiata. Avevamo voglia di scrivere qualcosa. E quel senso di ricerca e riflessione dell' "Hyperion" di Friedrich Hölderlin sembrava fare al caso nostro. Che biechi supponenti eravamo all'epoca.
Scrivemmo così il nostro primo post che sembrava più una lettera di rivendicazione; di quell'incipit non c'è più traccia, o almeno per come fu inizialmente ideato. E' stato trasformato e snellito, chissà quando e perché. O forse è sempre stato così. La memoria tende a fare brutti scherzi. 
Questo spazio della blogosfera è stato una sorta di zibaldone, un contenitore in cui buttare ogni nostra speculazione. Poi ci si è messa di mezzo una lunga e proficua (?) pausa di riflessione. Abbiamo dato una spolverata alla stanza, messo in mostra il servizio buono e trasformato L'Iperione in una terza pagina.
Oggi dedichiamo anima e cuore al cinema, l'arte che preferiamo, ed alla letteratura, senza escludere, di tanto in tanto, qualche incursione punk.
Buona lettura a tutti i transitanti.

Lo Staff de L'Iperione

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