giovedì 25 gennaio 2018

"ULTIMO SAMURAI" (2003) DI EDWARD ZWICK

Nel 2003 esce nelle sale cinema "L'ultimo Samurai", ovvero la storia di come Tom Cruise è così figo da aver timbrato sia la battaglia di Little Big Horn sia quella dei Samurai contro il capitalismo che avanza.
Ovviamente, in entrambe le occasioni, sempre sugli scudi e bello impettito e, ovviamente, uscendone da figo, ma, soprattutto, con due graffietti, mentre gli altri stronzi correvano verso il suicidio agonizzanti e in preda a deliri di onnipotenza.
Il film comincia con il generale Tom reduce dalla guerra/massacro degli indiani che si ricicla a promuovere fucili per la Winchester ed è perennemente ubriaco.
Cazzo! Un film che ridicolizza la figura di un alto grado dell'esercito!
Cioè, ci mostra come la guerra sia uno stupido gioco di potere che manda al macello dei burattini e rende dei reietti i reduci che hanno la fortuna di sfangarla... Questa si che è una bella critica!
...E invece no!
Tommy non ha nulla contro la guerra, cioè, si sente in colpa perché ha notato che, forse, gli indiani hanno fatto la parte degli agnelli sacrificali e i suoi capi erano dei beceri imperialisti. A questo punto non è un povero ubriacone. Eh no, diventa automaticamente il bello e dannato, genio e sregolatezza e, quel cicchetto, fa anche molto figo, a pensarci bene.
Comunque arrivano dei tizi che gli propongono alte cifre per andare in Giappone ad addestrare l'esercito dei capitalisti. A sto punto Tommaso si scorda della sua crociata no global e della sua critica all'imperialismo e cede al vile denaro giapponese.
Ricapitolando, abbiamo Tom alias capitano Algren; Mr. Graham, sua spalla buffa deputata al ruolo; Omura, cioè un CiccioGiapu, primo ministro dell'imperatore, quello cattivo cattivo che ha messo su la spedizione; infine, il colonnello Bagly, cioè il rivale di Algren, anche lui reduce assoldato da Omura, ma stronzetto e spietato, che, durante il film, punzecchia Algren che manco la capo Cheerleader con la sfigata del college.
L'allegra comitiva arriva in Giappone e parte l'addestramento.
A un certo punto c'è un'imboscata dei Samurai, che fanno il culo agli uomini di Omura non ancora addestrati per bene. Tommy, manco a dirlo, combatte come un toro, senza mollare un centimetro, pur essendo uno contro tutti. Manco a dirlo, la sfanga anche stavolta con una pacca sulla spalla.
Fatto sta che viene catturato dall'esercito di Samurai guidati dal nobile Katsumoto, interpretato da Ken Watanabe, che ha un figlio mongoloide. Costui, ben lungi dal giustiziare Algren, o anche solo dal semplice imprigionarlo, gli fornisce un ryokan in cui vivere.
Casualmente, è lo stesso ryokan in cui abitava uno dei samurai uccisi da Tommy, adesso occupato dalla vedova e dai figli. La famigliola la prende subito bene però: i figli del defunto vedono già Tommaso come un padre meraviglioso e la vedova, Taka, dopo aver fatto un po' la difficile, se lo stratromba.
La vita nel villaggio dei Samurai procede bene: Katsumoto si prende bene del trascorso di Algren, dopo essere venuto a conoscenza del suo passato e del suo legame con il generale Custer e si lascia andare in lunghi dialoghi con il nostro beniamino, in un inglese degno di un madrelingua, seppur imparato in pochi giorni; per di più Algren viene istruito all'arte del Kendo e, con la stessa prodigiosa velocità di Katsumoto, diventa un Super Samurai in pochi mesi.
Ad una certa c'è un attacco di Ninja cazzuti,  assoldati da Omura,  al villaggio di Katsumoto. Questi si nascondono e si muovono nell'ombra bardati e pitti  di nero. Insomma, i classici Ninja. Peccato che vengano quamati da chevelodicoafa Tommy e,  dopo pochi minuti, hanno praticamente stirato le zampe tutti, senza peraltro aver seccato quasi nessuno e con Algren che se li beve facile facile. Lo scontro kitsch da z-movie Samurai-Ninja termina con un rotondo 3 a 0.
Ma il rumore del nemico si leva nell'aria e lo scontro è alle porte.
Tommy decide di sposare la causa dei Samurai e assurge subito al rango di braccio destro di Katsumoto. Poi, dopo aver fottuto la vita e la moglie al povero Samudead, gli fotte pure l'armatura e si presenta, così bardato, allo scontro.
Per farla breve... Algren infilza Gelby (glielo aveva promesso) e muoiono tutti i Samurai, tranne... Vabbè.
Katsumo, ormai in delirio totale, incarica Algren di dire all'imperatore che erano morti per lui. Algren prende seriamente l'incarico e riferisce all'imperatore, che è un bamboccione lievemente autistico. Questi infine caccia Omura e si rende conto del sacrificio di Katsumoto.
Il film si chiude con Tom che fa ritorno al villaggio per dare altri due colpetti a Taka: in sottofondo le note, malinconiche ed orientaleggianti, di Hans Zimmer.
Nel frattempo Edward Zwick è tornato a fare filmacci testosteronici di terza scelta.
Amen.

Habemus Judicium:
Bob Harris

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